Animali e diritti

A partire dalla Dichiarazione Universale per i Diritti degli Animali del 1978 i legislatori hanno iniziato a considerare l'animale non più come un bene, di proprietà dell'uomo, ma come un soggetto titolare di diritti che come tale deve essere rispettato.
La legislatura italiana in merito ai diritti e al benessere degli animali sta compiendo molti passi avanti in questi anni e molti Comuni si stanno dotando di un proprio regolamento.
Per quanto riguarda il nostro Comune, nel 2004 in collaborazione con le associazioni animaliste presenti sul territorio è stato stilato un Regolamento che tuteli gli animali e ne faciliti la convivenza con la collettività umana.
E' importante sapere che, però, che fra i tanti diritti, i proprietari degli animali hanno anche dei doveri.


Cani

COSA FARE IN CASO DI SMARRIMENTO O RITROVAMENTO DI UN CANE
E' obbligatorio comunicare il fatto alle autorità competenti. 
Il Servizio di Polizia Comunale è tenuto a verificare la situazione e a segnalare il fatto al competente Servizio Veterinario dell'Unità Sanitaria Locale. 
Il cane verrà preso in consegna e custodito in osservazione sanitaria presso il canile di Urgnano per un periodo di 10 gg, durante il quale il proprietario del cane può riconoscere e ritirare il proprio cane. Se nessuno lo reclama verrà trasferito presso il canile convenzionato con il Comune diventando  adottabile.

Per accertarsi che il proprio cane sia stato ritrovato vagante e di conseguenza portato al canile, ci si può rivolgere.

Alla Polizia Locale di Romano  0363/9828                

Al canile sanitario di Urgnano 035/4872197

Canile Convenzionato: IL RIFUGIO DEL CANE, Via F.Nullo, 30  24068 Seriate (BG), tel 035 298651, ilrifugiodelcane.org

Microchip
Per garantire una veloce restituzione dei cani smarriti ai legittimi proprietari è importante iscrivere il proprio cane all'anagrafe canina.

Per maggiori informazioni consulta il documento 'Per Saperne di più' del sito www.anagrafecaninalombardia.it.

Per l'iscrizione e la contestuale identificazione con microchip è necessario rivolgersi:

all'ASL Veterinario di Caravaggio, l.go Cavenaghi 1, previo appuntamento al numero 0363/350747;
ai veterinari libero professionisti accreditati.
CAMPAGNA DI STERILIZZAZIONE L.A.V.
Sterilizzare il proprio amico a quattro zampe può evitare 70.000 nuovi randagi: questo è il numero di discendenti che un gatto o un cane può generare in soli sei anni.
Immaginiamo di moltiplicarli per i circa 10 milioni di cani e 7 milioni di gatti presenti nelle case italiane, e ci troveremo di fronte all'invasione di miliardi di code!

Ma perplessità e luoghi comuni legati alla sterilizzazione sono ancora molto radicati, e questo nonostante l'esperienza dimostri come cani e gatti sterilizzati godano di ottima salute psico-fisica e di un'eccellente aspettativa di vita.

Intervento ormai di routine, la sterilizzazione pone il gatto al riparo da una serie di patologie infettive e virali (FIV-immunodeficienza, paragonabile all'AIDS; FeLV-leucemia felina), che si trasmettono attraverso la lotta o l'accoppiamento con gatti affetti da tali patologie. E sia nei cani che nei gatti riduce l'incidenza di forme tumorali alla mammella, all'utero o alla prostata.

L'operazione inoltre rende più serena la convivenza in casa e meno probabili le fughe e le possibilità di essere investiti, maltrattati o avvelenati. Il costo, inoltre, è relativo a una sola volta nella vita dell'animale: decisamente inferiore a quanto potrebbe costare mantenere mamma e cuccioli, o curare le malattie cui se non sterilizzato potrebbe andare incontro!

La sterilizzazione è di fondamentale importanza anche per combattere abbandono e randagismo: troppo spesso, infatti, le cucciolate "casalinghe" finiscono per alimentare, seppur indirettamente, la schiera di cani e gatti vaganti, o ne ostacolano la possibilità di trovare una nuova dimora.


Colombi

Il colombo di città (Columba livia forma domestica) ha un rapporto solo indiretto con il colombo selvatico (Columba livia), specie a distribuzione mediterranea presente in Italia con popolazioni pure solo nelle regioni centrali e meridionali, di solito lungo le coste rocciose.
Gli individui che vediamo attualmente nelle città sono il risultato di ripetuti episodi di incrocio tra razze diverse, compresi colombi da carne e piccioni viaggiatori sfuggiti agli allevatori.

COME ALLONTANARLI

I cittadini che hanno problemi con i piccioni e che vogliono allontanarli dalle loro case, debbono usare mezzi meccanici per impedire di nidificare o di posarsi.
Si tratta, semplicemente, di rivolgersi a ditte specializzate in ristrutturazioni edili chiedendo loro la chiusura degli eventuali siti di nidificazione e/o l'installazione di appositi dissuasori di sosta sui cornicioni o sulle terrazze.
La chiusura dei nidi si può effettuare però solo quando non ci sono piccoli, provvedendo alla preventiva pulizia del nido.
Chiudere il sito di nidificazione infatti senza averlo prima bonificato, comporta la permanenza di parassiti, come le zecche, che non avendo più a disposizione l'animale (che prediligono), si possono spostare sull'uomo.

E' in ogni caso vietato l'utilizzo di colle o veleni che, oltre a far del male agli animali ed a far rischiare l'incriminazione ai sensi del Titolo IX-BIS del Codice Penale (Dei delitti contro il sentimento verso gli animali), sono anche molto pericolosi per l'uomo, specialmente per i bambini.


Colonie Feline

Su tutto il territorio comunale, i gatti liberi e le colonie feline sono protetti e tutelati.
Una colonia felina è costituita da un gruppo di gatti non di proprietà, che vivono in libertà e sono stanziali, cioè risiedono stabilmente in un luogo del territorio, privato o pubblico, o comunque lo frequentano abitualmente. Le colonie feline non possono essere spostate dal loro "habitat", eventuali trasferimenti potranno essere effettuati, previa autorizzazione del Sindaco, sentito il parere dell'Area dipartimentale di sanità pubblica veterinaria.

La normativa (Legge Regionale 33/2009, Lotta al randagismo e tutela degli animali d'affezione, art. 111)  è basata su presupposti scientifici: la presenza di felini liberi in ambiente cittadino è molto frequente, quindi, asportare gli animali, significherebbe solo svuotare una "nicchia ecologica" che verrebbe ben presto occupata da altri gatti: la rimozione dei gatti da un'area crea un vuoto che presto sarà riempito dalla migrazione di soggetti sessualmente intatti, inoltre, la rimozione aumenta il ricambio ma non diminuisce il numero dei gatti nella popolazione.

Per la cura e il sostentamento, le colonie feline dipendono da un tutore che è una persona che opera volontariamente.
I privati cittadini, gli enti o le Associazioni protezionistiche possono provvedere ai felini che vivono in colonie curandone la salute e le condizioni di sopravvivenza.

Per diventare un curatore di colonia felina è necessario rivolgersi all'Asl veterinaria.

Il Comune di Romano di Lombardia riconosce la figura e la funzione sociale ed ambientale di chi accudisce correttamente le colonie feline.

Il tutore ha degli obblighi tra cui quello di alimentare gli animali nel rispetto delle norme igieniche, evitando di disperdere gli alimenti sul suolo o comunque di abbandonare il cibo e contenitori (È comunque consentito di lasciare una ciotola per l'acqua, soprattutto nel periodo estivo).

L'acceso del curatore di colonia in proprietà privata, ai fini di alimentazione e cura dei gatti, è subordinato al consenso scritto dei proprietari. Non deve essere operata pertanto alcuna criminalizzazione generalizzata verso chi si occupa dei gatti liberi che hanno trovato il loro habitat in aree condominiali. Ricordiamo anche che il gatto, anche se ben nutrito, resta il principale antagonista dei topi

"L'attività di gestione della colonia, deve essere condotta dal responsabile nell'assoluto rispetto dei luoghi e delle persone, cercando di recare il minor disturbo possibile e contenendo il numero degli animali"

La presenza di persone zoofile che si occupano dei gatti è quindi garanzia di animali in buona salute e controllati dal punto di vista demografico.

Si ricorda a tutti che le azioni che portano alla morte degli animali (come lo spargimento di veleno) o i maltrattamenti costituiscono dei reati e sono sanzionati dal codice    penale.

Si invitano pertanto tutti i cittadini, zoofili e non, a prestare attenzione affinché non vengano commesse azioni illecite nei confronti di qualsiasi animale e a denunciare i responsabili a questo Ufficio e alle autorità di pubblica sicurezza (indistintamente polizia, carabinieri, vigili urbani), tenute a raccogliere denunce e ad intervenire per reprimere i reati.

Il Comune ha stretto un accordo con l'associazione zoofila ‘Stragatti' con lo scopo, oltre al dovere dei loro iscritti alla tutela delle colonie a loro assegnate, anche di promozione di azioni di sensibilizzazione e d'informazione dei cittadini sulla presenza delle colonie feline sul territorio comunale, al fine di realizzare una corretta convivenza con gli Animali.

 

Oasi Feline

A Romano di Lombardia è presente da due anni una Oasi Felina che funge da rifugio dei gatti randagi e/o abbandonati a servizio del Comune di Romano e dei  Comuni  appartenenti al Distretto 14.
La struttura, di proprietà del Comune di Romano di Lombardia,  situata in Via della Gasparina è attrezzata per ospitare un numero massimo di 200 gatti ed è affidata in gestione alla Associazione Stragatti R.

La gestione dell’oasi felina comprende le attività di ricovero, custodia cura e sostentamento dei gatti ricoverati oltre ai gatti provenienti dal gattile sanitario per i quali vige l’impossibilità di essere adottati od immessi in colonie feline libere in conformità a quanto previsto dal Regolamento Regionale 13 aprile 2017 n. 2. 
Nell’oasi felina possono essere ricoverati i gatti randagi e/o abbandonati sul territorio dei Comuni.


ACCOGLIENZA/ADOZIONE  GATTI
Il cittadino che vuole segnalare la presenza di gatti randagi e/o abbandonati sul territorio comunale  oppure desidera adottare un gatto, dovrà contattare l’Associazione Stragatti R al seguente numero telefonico: 3334910208.


Rondini

Il Comune di Romano , ha varato un'ordinanza per salvaguardare le rondini. 
Il testo pone il divieto di distruggere i nidi di rondine, ad eccezione di casi di restauri o ristrutturazioni di fabbricati esclusivamente al di fuori del periodo di nidificazione, e punisce, con una sanzione pecuniaria, coloro che violino tale ordinanza; prevede la realizzazione di nidi artificiali provvedendo a ripristinare il precedente stato dei luoghi.

PERCHE' E' IMPORTANTE PROTEGGERLE.

Da millenni la rondine ha legato la propria esistenza a quella dell'uomo diventando parte inseparabile del paesaggio e della cultura umana.

La sopravvivenza di queste specie, oltre ad essere fondamentale per la salvaguardia della biodiversità, rappresenta un vantaggio concreto anche per gli esseri umani. Rondini e rondoni, infatti, per il proprio nutrimento e soprattutto per lo svezzamento dei piccoli, catturano quantità enormi di insetti aerei (si è calcolato che una coppia di rondoni con i nidiacei possa catturarne anche fino a 20.000 in un giorno!). Ciò è in primo luogo importante per l'agricoltura, in quanto molti fra tali insetti se non fossero eliminati provocherebbero gravi danni ai raccolti o renderebbero necessario un uso ancora più massiccio di pesticidi. Inoltre, questi volatili uccidono parte degli insetti (compresa la zanzara tigre) che disturbano le nostre giornate e le nostre  notti.

PICCOLE CURIOSITA'

Il nido viene costruito dalla coppia dopo otto giorni d'intenso lavoro ed è usato ogni anno per almeno un decennio e più dalla medesima coppia. Le rondini restano fedeli al loro ambiente famigliare per tutta la vita!

 

Quando i rùndene i ula bass se te sét sènsa ombrèla slonga l' pass.

Quando le rondini volano basso (rasoterra), se sei senza ombrello, accelera il passo.

(Detto Bergamasco)


Zanzara Tigre

Campagna di informazione e prevenzione per conoscere e combattere la presenza della Zanzara Tigre

La zanzara tigre (Aedes Albopictus) è un insetto originario dell'Asia sud orientale e da qualche anno presente in alcune città dell'Italia. La zanzara tigre si distingue molto bene dalla zanzara comune per la livrea "tigrata". L'adulto di zanzara tigre, infatti, ha un corpo nero con striature bianche su capo, torace addome e zampe. Le sue dimensioni sono comprese tra i 4 e i 10 mm. Il ciclo vitale della zanzara tigre comprende 4 stadi: uovo, larva, pupa e adulto. Le uova sono nere e lunghe circa mezzo millimetro. Le larve, che crescono e si sviluppano in acqua, sono disposte in un'unica fila a pelo dell'acqua, e sono caratterizzata da una grossa spina centrale. L'adulto, infine, vive sulla terra ferma.

QUALI SONO LE LORO ABITUDINI?

A differenza da altre specie indigene, la zanzara tigre è attiva durante il giorno, e non solamente all'alba o al tramonto; è perciò responsabile per le punture degli uomini e degli animali durante il giorno. Predilige gli spazi aperti, al riparo negli ambienti freschi e ombreggiati e trovano quindi rifugio soprattutto tra l'erba alta, le siepi e gli arbusti.

COME VIVE LA ZANZARA TIGRE?

A fine autunno le zanzare depongono uova, resistenti al freddo, che non schiudono anche se immerse in acqua sino alla primavera successiva. Le uova sono deposte vicino all'acqua possibilmente sui bordi bagnati e schiudono quando in seguito a piogge il livello dell'acqua aumenta e le ribagna . La zanzara si moltiplica da fine aprile a settembre soprattutto nei mesi di luglio e agosto. Nei mesi di luglio ed agosto lo sviluppo (da uovo ad adulto) si compie in poco più di una settimana e la deposizione delle uova è pressoché continua. La chiave della sua diffusione, oltre alla capacità di quiescenza delle uova durante i periodi asciutti, è dovuta al fatto che bastano piccole raccolte d'acqua per la deposizione delle uova.

COME SI DIFFONDE?

Nei centri abitati l'infestazione di Aedes albopictus è associata, sul suolo pubblico, ai tombini e alle bocche di lupo per lo sgrondo dell'acqua piovana delle strade. Tuttavia, un ruolo determinante nella diffusione e nello sviluppo delle infestazioni viene giocato da focolai che si trovano in aree private, come ad esempio:

  • vasi e sottovasi ripieni d'acqua per almeno una settimana;
  • contenitori per raccolta temporanea dell'acqua nei giardini; contenitori abbandonati (lattine, vasi, secchi, bidoni);
  • pneumatici abbandonati o stoccati all'aperto con acqua al loro interno;
  • vasche e fontane;
  • raccolte d'acqua nelle grondaie;

Le azioni preventive da attuare rigorosamente sono le seguenti:

  • eliminare i sottovasi e, ove non sia possibile, evitare il ristagno d'acqua al loro interno
  • verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite
  • coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l'acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese
  • tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di zanzara
  • svuotare frequentemente gli abbeveratoi e le ciotole d'acqua per gli animali domestici
     

E' inoltre necessario evitare di:

  • trattare regolarmente i tombini e le zone di scolo e ristagno con i prodotti larvicidi
  • accumulare copertoni e altri contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità d'acqua stagnante;
  • lasciare che l'acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiali e legna;
  • lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l'apertura rivolta verso l'alto;
     

CONSIGLI

Per evitare che le zanzare depongano le uova, è consigliabile riempire di sabbia o  ghiaia fine vasi, buchi di nodi di alberi ed altre fessure in grado di raccogliere dell'acqua. Anche i rifiuti possono contenere acqua piovana e vanno perciò rimossi. Nei cimiteri pulire periodicamente e con cura i vasi portafiori, cambiare frequentemente l'acqua dei vasi o trattarla con prodotti larvicidi; se si usano fiori sintetici mettere sul fondo del vaso sabbia per evitare ristagni accidentali di acqua . Svuotare regolarmente sul terreno e non nei tombini, l'acqua contenuta nei sottovasi, innaffiatoi.. Nei ristagni d'acqua che non possono essere svuotati (tombini, scioline..)aggiungere un larvicida biologico atossico ogni 7 giorni oppure, se possibile, ricoprire questi ristagni con zanzariere. Tenere ben rasata l'erba dei giardini, eliminando le sterpaglie;

COSA FARE PRIMA DELL'INVERNO?

La Zanzare Tigre, a fine autunno, depone le  uova invernali che resistono a temperature inferiori allo zero e schiudono solo all'aumentare della temperatura nella primavera successiva. Per questo, è molto importante in questo periodo,  pulire e trattare bene i vasi prima di ritirarli  all'interno per l'arrivo del freddo.

CONSIGLI

Eliminare all'interno delle vostre  proprietà, trattando con prodotti larvicidi eventuali ristagni d'acqua che si formano nei sottovasi o sui teli utilizzati per le coperture; i tombini e le zone di scolo e ristagno.
E' bene ricordare che le misure più efficaci e meno invasive per l'ambiente, rimangono quelle preventive.

COSA FARE SE SI VIENE PUNTI?

Le punture di zanzara tigre possono causare gonfiori e pomfi  pruriginosi di un certo rilievo, a volte accompagnati da dolore e rossore.

Per diminuire il dolore e il gonfiore:

  • applicare un impacco di acqua fredda o ghiaccio per rallentare l'assorbimento del veleno ed alleviare il dolore;
  • il prurito può essere controllato con una crema a base di idrocortisone. Attenzione ad
  • applicare ammoniaca, può rendersi responsabile di irritazioni locali di un certo rilievo;

Chiamare il medico se:

  • i sintomi della puntura persistono per 2/3 giorni;
  • compaiono i segni di un'infezione, che va sospettata quando l'area interessata si arrossa, diventa calda e gonfia e si ha la febbre.
     

DISINFESTAZIONE NELLE AREE PUBBLICHE - COSA FA IL COMUNE?

La disinfestazione viene condotta su tutto il territorio attraverso tre tipi di azioni:

  • interventi per la riduzione del numero delle larve (larvicidi)
  • interventi di contenimento degli adulti (adulticidi)
  • informative per il coinvolgimento della cittadinanza nella lotta contro la Zanzara Tigre

Per tutto il periodo di infestazione che va da maggio a ottobre, l'azione prioritaria è quella larvicida, attraverso l'utilizzo di prodotti liquidi o in compresse, che verrà eseguita in tutte le caditoie e i tombini pubblici.

Il trattamento contro le forme adulte (lotta adulticida) avviene mediante l'utilizzo di atomizzatori con testa a cannone per l'irrorazione d'insetticidi sulla vegetazione posta lungo le strade pubbliche, nei parchi pubblici, nei cimiteri e nei giardini delle scuole. Per precauzione ed efficacia gli interventi sono programmati in orario notturno e verranno resi noti alla cittadinanza attraverso l'affissione di volantini informativi e/o attraverso la comunicazione sul sito internet del Comune.

Il Comune ogni anno affida la disinfestazione delle aree pubbliche ad una società. Le operazioni sono effettuate sotto il controllo del Dipartimento di prevenzione, servizio di igiene e sanità pubblica (A.S.L) ed i prodotti utilizzati, tutti regolarmente autorizzati e registrati presso il Ministero della salute, offrono ampie garanzie di sicurezza nei confronti dell'uomo e degli animali.


Funghi

È stato istituito da parte del dipartimento di prevenzione medica dell'Asl di Bergamo il servizio per il controllo da parte del micologo della commestibilità dei funghi.

I giorni e gli orari per usufruire del servizio dell'ispettorato micologico sono indicati nell'allegato sottostante.


Ultimo aggiornamento

Thu Mar 21 09:39:10 CET 2024

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